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Data: 24/01/2012

L’Unione europea guarda al Mediterraneo

L’Unione europea sta allargando i suoi orizzonti. Lo scenario internazionale si apre a est come ai Paesi del bacino del Mediterraneo. Oggi a Bruxelles i ministri degli esteri europei discuteranno anche di questo, oltre che dell’attuale situazione iraniana e siriana. Dopo aver visitato Tunisia, Egitto e Libia, il ministro degli esteri italiano Giulio Terzi ha espresso chiaramente l’orientato del nostro Paese verso il rafforzamento dei rapporti e l’ulteriore avvicinamento agli Stai del Mediterraneo ormai sulla via di una democratizzazione dopo la Primavera araba e la caduta dei vecchi regimi. Un incontro cha ha per l’Italia l’obiettivo primario di discutere sulla cooperazione politica con i Paesi del fronte Mediterraneo a ogni livello dall'occupazione, all’immigrazione, all’integrazione regionale. Tra i temi in programma anche la situazione birmana dove il nostro ministro si recherà presto in visita. Intanto si prepara a Napoli un incontro dei ministri degli esteri europei per il 20 febbraio e che sarà un momento di approfondimento in cui è prevista la partecipazione di Italia, Francia, Malta, Portogallo e Spagna per l'Europa, Algeria, Libia, Marocco, Mauritania, Tunisia, Egitto, Grecia e Turchia. (Valeriano Valerio) Per maggiori informazioni


Rifiuti elettronici: si cambia

La nostra vita quotidiana è cambiata profondamente negli ultimi anni. Oggetti che prima erano sconosciuti, come tutti quelli di elettronica, oggi sono di uso comune. Ma, di conseguenza, sono cambiati anche i problemi, con lo smaltimento dei rifiuti elettronici che è diventato un tema di stretta attualità. Per questi motivi Il Parlamento europeo ha votato nel corso della sessione plenaria a Strasburgo una direttiva, grazie alla quale tutti gli Stati membri dovranno incrementare la raccolta dei rifiuti di prodotti elettronici (anche se alcuni paesi già soddisfano l'attuale obiettivo forfettario di 4 kg per persona l'anno). Entro il 2016 si dovranno raccogliere 45 tonnellate di rifiuti di prodotti elettronici per ogni 100 tonnellate di beni messi sul mercato nei tre anni precedenti. Entro il 2019, la cifra dovrà salire al 65% o, in alternativa, si potrà raccogliere l'85% dei rifiuti di materiale elettronico prodotto, due misure stimate equivalenti. Viene previsto anche un miglior trattamento che aiuterà poi a recuperare le materie prime più preziose, come l'oro utilizzato per i circuiti. (Piero Tatafiore)


Più fondi per progetti spaziali e di monitoraggio

“Una strategia spaziale europea”. E’ questo l’intendimento di una risoluzione del parlamento europeo con la quale si chiede un adeguato finanziamento del programma Galileo e l'inclusione nel prossimo quadro finanziario pluriennale 2014-2020 del programma GMES (Monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza). Tutti ormai conosciamo il Gps, (Global Positioning System) e Galileo è il primo satellite di navigazione al mondo progettato per uso civile che potrebbe permettere all'UE di rimanere indipendente dal sistema USA del GPS, una sfida ambiziosa e per questo i deputati chiedono che siano garantiti fondi per coprire i bisogni sul lungo termine. (P.T.)


PAC: campagna di comunicazione per i 50 anni

La Commissione europea ha lanciato la campagna di comunicazione PAC @ 50 per festeggiare il cinquantesimo anniversario della Politica Agricola Comunitaria (PAC), “pietra angolare dell’integrazione europea che ha offerto ai cittadini mezzo secolo di sicurezza alimentare ed uno spazio rurale vivibile” La Campagna si concretizzerà in un sito web interattivo , una mostra itinerante, materiale audiovisivo e documenti cartacei ed una serie di eventi che si svolgeranno a Bruxelles e nei Paesi membri dell’UE. Approfondisci


Croazia ad un passo dall’UE

Il si dei croati al referendum sull'adesione del Paese all'Unione europea è "un chiaro segnale per tutta la regione sudorientale dell'Europa", adesso serve "un processo di ratifica senza problemi da parte del Parlamento croato e dei parlamenti di tutti gli Stati membri, in modo che la Croazia possa diventare il ventottesimo membro dell'Unione il primo luglio 2013". Lo hanno dichiarato i presidenti della Commissione e del Consiglio Ue, José Manuel Barroso e Herman Van Rompuy, in un comunicato congiunto dopo il referendum di domenica scorsa in Croazia. Secondo i due presidenti , la prossima adesione della Croazia invia un segnale chiaro a tutta la regione dell'Europa sud-orientale, mostrando che, attraverso il coraggio politico e riforme determinate, l'adesione all'Ue è a portata di mano.

Sito web: www.aiccre.it


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