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Data: 14/02/2012

Forum urbano: in diretta su ”Inforegio”

I dibattiti del primo Forum urbano europeo saranno trasmessi in diretta sul sito di inforegio il 16 febbraio dalle ore 9.30 alle 16.30. Questo evento riunirà a Bruxelles circa 500 partecipanti tra cui i sindaci di grandi città europee, i rappresentanti di reti e associazioni cittadine e delle istituzioni europee. La Commissione europea desidera avviare un dialogo diretto tra le città europee finalizzato a promuovere un confronto di opinioni sul ruolo dello sviluppo urbano nella politica di coesione nel periodo 2014-2020. Questo dialogo verrà in seguito istituzionalizzato con la creazione di una "piattaforma europea di sviluppo urbano" che favorirà lo scambio di esperienze a livello europeo. Il Forum urbano vedrà, in particolare, la partecipazione dei sindaci di Amsterdam, Barcellona, Varsavia, Lisbona, Sofia, Bratislava, Manchester, Lipsia, Lódz, Napoli, Torino, Roubaix e Dunkerque.


UE: preoccupa degrado suolo

Il degrado del suolo è un fenomeno preoccupante nell’UE. Tra il 1990 e il 2006 almeno 275 ettari di suolo al giorno sono andati persi definitivamente a causa dell’impermeabilizzazione del suolo - la copertura dei terreni fertili con materiale impermeabile – pari a 1 000 km²/anno, o un’area equivalente alla superficie di Cipro ogni dieci anni. Si stima che l’erosione del suolo causata dall’acqua interessi 1,3 milioni di km² in Europa, una superficie equivalente a 2,5 volte la Francia. Il degrado del suolo incide sulla nostra capacità di produrre cibo, prevenire la siccità e le inondazioni, arrestare la perdita di biodiversità e far fronte ai cambiamenti climatici. Queste sono alcune delle principali conclusioni delle due nuove relazioni sugli aspetti politici e scientifici del suolo europeo presentate oggi dalla Commissione europea. Per ulteriori informazioni: Relazione strategica; Relazione scientifica


Una bioeconomia sostenibile per l’Europa

La Commissione europea ha adottato ieri una strategia per indirizzare l’economia europea verso un più ampio e sostenibile uso delle risorse rinnovabili. Con il previsto aumento della popolazione mondiale fino a sfiorare 9 miliardi di abitanti nel 2050 e l’esaurimento delle risorse naturali, l’Europa ha bisogno di risorse biologiche rinnovabili per produrre alimenti e mangimi sicuri e sani ma anche materiali, energia e altri prodotti. “L’innovazione per una crescita sostenibile: una bioeconomia per l’Europa” è una strategia della Commissione che prevede un piano d’azione basato su un approccio interdisciplinare, intersettoriale e coerente al problema. L’obiettivo è creare una società più innovatrice e un’economia a emissioni ridotte, conciliando l’esigenza di un’agricoltura e una pesca sostenibili e della sicurezza alimentare con l’uso sostenibile delle risorse biologiche rinnovabili per fini industriali, tutelando allo stesso tempo la biodiversità e l’ambiente. Il piano si incentra pertanto su tre aspetti chiave: sviluppare tecnologie e processi produttivi nuovi destinati alla bioeconomia; sviluppare mercati e competitività nei diversi settori della bioeconomia; e, infine, stimolare una maggiore collaborazione tra i responsabili politici e le parti interessate. Approfondisci


Libia: visita delegazione PE

La Libia sta tentando lentamente di tornare alla normalità. Nonostante rigurgiti di “gheddafismo” nelle aree del Paese vicine al Colonnello, la transizione libica verso la dmocrazia dopo decenni di dittatura sta piano piano prendendo corpo. E la normalità si vede anche attraverso i rapporti tra le diverse istituzioni, tra Unione europea e Libia. La prima visita di una delegazione UE è appena iniziata ed è guidata dal deputato europeo Antonio Panzeri, capo della delegazione Maghreb. La visita sarà l’occasione per fare il punto sul ruolo dell'Europa nell'area sotto il profilo economico-finanziario e nel sostegno ai processi di transizione, e sul ruolo che il Parlamento europeo può svolgere per contribuire ai processi di riforma democratica in Libia. Secondo l’agenda prevista, “gli europarlamentari incontreranno tra gli altri, tra Tripoli e Bengasi, il presidente del Cnt Mustafa Abdul Jalil e Mahmoud Jibril, ex primo ministro libico”. (Piero Tatafiore)


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