English version

altre informazioni 2

Data: 29/02/2012

Accordo commerciale tra Marocco e Parlamento UE

In un’ottica di sempre maggiore cooperazione con la sponda sud del Mediterraneo, Il Parlamento europeo ha approvato un nuovo accordo commerciale con il Marocco nel settore dei prodotti agricoli e della pesca. L'accordo prevede un aumento delle quote di scambio commerciale tra i due paesi per tutta una serie di prodotti che potranno essere importati a tariffe doganali più basse. L’accordo nasce dalle esigenze di tutela dei produttori europei, spesso schiacciati dalla concorrenza, quando non da vere e proprie politiche di “dumping”, dei paesi africani in via di sviluppo e stabilisce una serie di misure di salvaguardia su alcuni prodotti considerati più sensibili, la possibilità di variare le quote a seconda delle esigenze di mercato e l'obbligo per i produttori marocchini di rispettare gli standard sanitari europei. Questo accordo si inserisce in un quadro più ampio dei rapporti tra Italia e Nord Africa, particolarmente importante per assicurare la transizione democratica di questi paesi scossi nei mesi scorsi da tensioni e rivoluzioni. (Piero Tatafiore)


PE: Risoluzione di condanna per la Siria

Il Parlamento europeo segue con particolare attenzione l’evolversi della situazione in Siria, paese chiave per gli equilibri tra occidente e Medio oriente. Attraversato da imponenti manifestazioni di protesta e brutali repressioni del regime di Assad, la questione siriana è ormai all’attenzione del mondo e il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione di condanna dell'aggravarsi della situazione in Siria e di critica alle posizioni di Cina e Russia che, con i loro veti, hanno bloccato le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Nella sua risoluzione, il Parlamento chiede agli Stati membri un maggiore sostegno all'opposizione interna siriana, plaude alle azioni messe in atto dalla Turchia e chiede all'Alto rappresentante dell'Unione per la politica estera e di sicurezza Ashton di mettere in atto tutte le misure necessarie alla creazione di un corridoio umanitario al confine turco-siriano. Con la stessa risoluzione il Parlamento europeo plaude alle iniziative della Lega araba e chiede ad Assad un passo indietro, al fine di favorire la transizione democratica della Siria. (P. T.)


Fondi europei: in Italia 8 miliardi non spesi (Il mediano.it)

La notizia è stata oscurata dalle manovre economiche del governo. In poche righe l’Unione Europea ha bacchettato l’Italia - ancora una volta - per il pessimo uso delle risorse comunitarie. Entro il 2013 o il Sud impiega le risorse a disposizione oppure si torna indietro. L’ultimatum stavolta è chiarissimo con la lista e gli imputati. L’Abruzzo deve spendere l’80% dei soldi attribuiti, la Campania il 75%, la Sicilia il 72%, la Puglia il 66% , la Calabria il 60%. Un flop politico bipartisan, dalla Puglia di sinistra fino alla Sicilia di centro che il 1 marzo subirà l’assedio di Confindustria, sindacati e sindaci . Dopo la protesta dei forconi di due settimane fa. Leggi articolo


RASSEGNA STAMPA


• La tentazione del muro (Barbara Spinelli, la Repubblica)

L'idea che la Grecia possa essere spinta fuori dall'euro e isolata per evitare contagi si fa strada tra i politici europei. Ma nessuna barriera potrebbe fermare le conseguenze di un default di Atene. Con troppa facilità ci stiamo abituando a dire che la bancarotta greca non sarebbe poi la catastrofe paventata da anni. Il male, incurabile, basterebbe allontanarlo, asportando Atene dall'Eurozona come si fa con un'appendicectomia. Quel che conta è evitare il contagio, e non a caso il Fondo salva Stati si chiama d'un tratto Firewall, muro parafuoco che serve a proteggere i sistemi informatici dalle intrusioni: che salverà chi è ancora dentro da chi, nell'ignominia, sta cadendo fuori.
Leggi l'articolo


• La solidarietà conviene (Financial Times)

La convergenza che ha reso possibile la costruzione dell'Unione europea si basa sull'interesse concreto di tutti i suoi membri. Per uscire dalla crisi bisogna riscoprire questo principio.
Leggi l’articolo


• Grazie, signor Wilders (Hospodárské noviny)

La battaglia anti-immigrazione degli xenofobi olandesi del Pvv contribuisce allo stallo dell'integrazione dei paesi dell'est. Per Sofia e Bucarest la mancata adesione a Schengen è motivo di frustrazione e destabilizzazione politica.
Leggi l’articolo

Sito web: www.aiccre.it


Pagina precedente