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Data: 23/03/2015

Il rapporto tra media e ONG è di simbiosi – entrambi hanno bisogno gli uni degli altri per fare al meglio il proprio lavoro nei Paesi in via di sviluppo.
“La verità è che abbiamo bisogno gli uni degli altri” sostiene Hogg. “Il rapporto può a volte essere non semplice, ma crea vantaggi reciproci. I giornalisti vogliono accedere alle storie e ai resoconti fatti in prima persona, forniti dalle agenzie umanitarie, mentre queste vogliono attirare l’attenzione su questioni d’interesse, come ad esempio promuovere il loro lavoro”.

IBT esiste per far sì che lo sviluppo globale possa avere il supporto dei media. Il direttore Mark Galloway, ex giornalista ITN, dice che per andare avanti da una situazione di stallo e di sfiducia reciproca, le ONG devono essere molto più proattive. “Dobbiamo avere una migliore consapevolezza di ciò che i giornalisti pensano degli aiuti umanitari e del ruolo dei media, in modo da essere in grado di rispondere alle critiche, quando criticati, senza porsi invece sulla difensiva” dice. Come la relazione sottolinea: “A volte i media riflettono solo ciò che alcuni nel settore degli aiuti umanitari pensano”. (fonte Guardian, traduzione libera a cura di Vincenza Lofino)


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