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Data: 14/11/2007
Verso un mercato unico delle telecomunicazioni
Questa settimana la Commissione europea ha approvato la sua proposta per realizzare il mercato interno delle telecomunicazioni.
Nelle parole del Presidente Barroso, il mercato unico senza frontiere per gli operatori europei di telecomunicazioni e per i consumatori cessa di essere un mero sogno.
Il cittadino si può quindi aspettare maggior scelta e prezzi più bassi, sia per la telefonia mobile che per il collegamento a Internet a banda larga.
Allo stesso tempo, un mercato unico di 500 milioni di consumatori offre nuove possibilità agli operatori di telecomunicazioni, sulla base di una concorrenza effettiva e dell'uniformità delle regole del gioco.
Il settore si presta ai benefici del mercato unico, dato che le onde radio non si arrestano ai confini e il protocollo Internet non ha nazionalità. Negli Stati Uniti o in Cina le compagnie operano in un mercato unico, e anche in questo senso i 27 mercati nazionali dell'Europa appaiono un anacronismo.
La commissaria europea per le telecomunicazioni, Viviane Reding, ha sottolineato la necessità di nuovi diritti dei consumatori, una nuova dose di concorrenza, un sistema efficace di autorità di regolamentazione indipendenti del mercato delle telecomunicazioni, nuovi investimenti in infrastrutture competitive, un accesso veloce a Internet su tutto il territorio, e più spazio per i nuovi servizi senza filo.
Domani 15 novembre l'ambasciatore in Italia per la riforma delle telecomunicazioni, Fabio Colasanti, Direttore generale per la Società dell'Informazione della Commissione, spiegherà il senso e i dettagli della proposta nei locali della Rappresentanza, in mattinata a Milano e nel pomeriggio a Roma, in presenza delle autorità italiane del settore.
Matteo Fornara
Rappresentanza a Milano
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